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Al Nationals Ballpark, la brutta settimana di Terra non è mai accaduta

La sponsorizzazione da 38 milioni di dollari di Terra ai Nationals T ha avuto alcun impatto sui lavoratori e sui tifosi del "Terra Club".

WASHINGTON, DC — Terra potrebbe essere alle corde dopo la scorsa settimana spirale di morte drammatica, ma il nome della criptovaluta è ancora sbandierato a gran voce nello stadio dei Washington Nationals della Major League Baseball.

Mentre la squadra concludeva una serie contro gli Houston Astros in trasferta domenica, CoinDesk è andato a vedere se il Accordo pubblicitario da 38,5 milioni di dollari aveva funzionato. Le persone allo stadio erano a conoscenza di Terra o della sua stablecoin UST ? Qualcuno aveva acquistato l'asset, che ora vale molto meno di un centesimo, quando era scambiato a $ 115 il giorno dell'apertura solo pochi mesi fa?

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Le risposte dei dipendenti e dei clienti dello stadio suggerirebbero di no. Pochi avevano sentito parlare della fine di Terra nonostante l'attenzione che aveva catturato nella criptosfera, con ancora meno persone che possedevano l'asset o una Criptovaluta, per quel che conta. ONE addetto all'ascensore ha detto che Terra era latino e significava "sporcizia".

Tuttavia, Terra potrebbe essere un nome che i tifosi dei Nationals finiranno per riconoscere. A febbraio, LUNAtics ha timbrato un propostaper posizionare il nome della blockchain sul marchio all’interno dello stadio per i prossimi cinque anni, con il pagamento dell’accordo effettuato in anticipo e in dollari statunitensi.

L'accordo prevede che il logo di Terra venga cucito sui costosi posti dietro casa base, ben visibili nelle trasmissioni televisive, nonché i diritti di denominazione del "Terra Club", la sala ristorazione all-inclusive dello stadio riservata ai tifosi più illustri.

I tifosi entrano nella sala da pranzo Terra Club tra un inning e l'altro. (Danny Nelson/ CoinDesk)
I tifosi entrano nella sala da pranzo Terra Club tra un inning e l'altro. (Danny Nelson/ CoinDesk)

Se i Nationals manterranno la loro parte dell'accordo resta nell'aria, così come i piani di accettare pagamenti in UST programmati per la prossima stagione. I rappresentanti del franchise hanno rifiutato le ripetute richieste di commento di CoinDesk e non erano disponibili per interviste alla partita di domenica.

Le entità Cripto che cercano sponsorizzazioni sportive come l'accordo dei Nationals con Terra sono state un evento regolare nell'ultimo anno. Un'altra sponsorizzazione MLB è stata quella del Cripto exchange FTX, il cui logo può essere visto su uniformi degli arbitri di gioco. Sebbene l'accordo dei Nationals con Terra T sia l'unico legame di protocollo nella lega (Tezossponsorizza i New York Mets, per esempio) è sicuramente il primo incidente di alto profilo.

Ma le sponsorizzazioni sportive aziendali hanno una storia di declino. Enron Field (un accordo sui diritti di denominazione da 100 milioni di dollari che è durato solo due dei 30 anni previsti) e Webvan (il cui logo è rimasto su42.000 portabicchieriallo stadio dei San Francisco Giants, molto tempo dopo il fallimento dell'azienda a seguito del crollo delle dot-com del 2001) sono dei veri e propri flop della MLB.

Continua a leggere: Terra vuole spendere 40 milioni di $ per un accordo sportivo misterioso. Pensiamo che sia con questa squadra MLB

Ciò non significa che i fedeli dei Nationals fossero completamente all'oscuro di Terra. ONE uomo seduto al Terra Club era ben consapevole dell'implosione multimiliardaria; domenica stava raccontando ai suoi amici come ONE moneta fosse andata a zero.

Il fan ha detto a CoinDesk di non possedere Cripto e di T essere interessato a cambiare idea, soprattutto dopo Terra. Un fan accanito dei Nationals, ha espresso qualcosa tra lo sgomento e l'accettazione brontolante per un accordo che i Nationals hanno fatto "per i soldi". Era felice di sapere che Terra aveva pagato in anticipo.

Delle circa due dozzine di persone con cui CoinDesk ha parlato, solo ONE, un usciere in una sezione vicina, conosceva i dettagli del sorprendente crollo della scorsa settimana, esprimendo una sorta di stupore per il fatto che un asset scambiato a più di 100 $ fosse ormai praticamente privo di valore.

Un'altra, una barista del Terra Club, sapeva che Terra era una specie di "Bitcoin" e sembrava sapere che aveva avuto una settimana difficile. Ha detto che non aveva soldi da investire e non aveva intenzione di farlo, ma aveva sentito dire che sarebbe "tornato".

Gli Astros hanno continuato a sconfiggere i Nationals con un punteggio di 8-0 domenica, concludendo la serie con cinque forti inning del lanciatore asso perenneGiustino Verlander.

L'accordo di sponsorizzazione quinquennale approvato dalla DAO include la segnaletica esterna. (Danny Nelson/ CoinDesk)
L'accordo di sponsorizzazione quinquennale approvato dalla DAO include la segnaletica esterna. (Danny Nelson/ CoinDesk)
Eli Tan

Eli was a news reporter for CoinDesk who covered NFTs, gaming and the metaverse. He graduated from St. Olaf College with a degree in English. He holds ETH, SOL, AVAX and a few NFTs above CoinDesk's disclosure threshold of $1000.

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Danny Nelson

Danny was CoinDesk's managing editor for Data & Tokens. He formerly ran investigations for the Tufts Daily. At CoinDesk, his beats include (but are not limited to): federal policy, regulation, securities law, exchanges, the Solana ecosystem, smart money doing dumb things, dumb money doing smart things and tungsten cubes. He owns BTC, ETH and SOL tokens, as well as the LinksDAO NFT.

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Zack Seward

Zack Seward is CoinDesk’s contributing editor-at-large. Up until July 2022, he served as CoinDesk’s deputy editor-in-chief. Prior to joining CoinDesk in November 2018, he was the editor-in-chief of Technical.ly, a news site focused on local tech communities on the U.S. East Coast. Before that, Seward worked as a reporter covering business and technology for a pair of NPR member stations, WHYY in Philadelphia and WXXI in Rochester, New York. Seward originally hails from San Francisco and went to college at the University of Chicago. He worked at the PBS NewsHour in Washington, D.C., before attending Columbia’s Graduate School of Journalism.

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