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Il Venezuela cerca di evitare le sanzioni statunitensi commerciando in rubli e Cripto

Caracas e la Russia sono in trattative per disconnettersi dal dollaro statunitense e scambiare rubli e Cripto.

Venezuelae la Russia sono in trattative per utilizzare il rublo negli accordi commerciali reciproci, abbandonando così il dollaro statunitense comunemente utilizzato nelle transazioni tra paesi. Inoltre, i due paesi stanno valutando l'utilizzo di ElPetro, la Criptovaluta venezuelana legata al petrolio, come ulteriore mezzo di scambio.

VenezuelaIl rappresentante dell'ONU, Jorge Valero, ha dichiarato all'organo di stampa russoRussia Oggisui prossimi piani commerciali.

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Il Petro è agganciato al valore di un barile di petrolio venezuelano e la valuta nazionale, il bolivar, è agganciata al Petro. Il Venezuela spera dievitare sanzioni disconnettendosi da USDe il Petro è parte integrante di questo processo. Sta anche "scambiando petrolio greggio con prodotti importati" secondo RT.

RT scrive:

Il diplomatico ha sottolineato che le sanzioni statunitensi contro il settore petrolifero venezuelano, insieme al congelamento dei suoi conti in dollari, hanno avuto un impatto negativo enorme sull'economia del paese. Le misure hanno privato la nazione latinoamericana del libero accesso al sostegno finanziario internazionale e agli investimenti nel suo settore petrolifero.

Il Tesoro degli Stati Unitisanzioni imposte contro il governo venezuelano e il suo exchange Cripto Evrofinance dopo il lancio di Petro. Il Tesoro ha scritto che "il coinvolgimento di Evrofinance nel Petro ha dimostrato la speranza di Maduro che il Petro avrebbe permesso al Venezuela di aggirare le sanzioni finanziarie degli Stati Uniti".

Dato che ci sononessun exchange Cripto aperto e nessun modo reale per pagare con le CriptoIn Venezuela, anche dopo mesi di sforzi, questo tentativo di aggirare le sanzioni sembra mirato direttamente a rimettere in carreggiata il governo venezuelano catastroficamente distrutto, ma potrebbe avere o meno un grande effetto sull'economia locale.

Immagine tramite Shutterstock

John Biggs

John Biggs è un imprenditore, consulente, scrittore e Maker. Ha trascorso quindici anni come redattore per Gizmodo, CrunchGear e TechCrunch e ha una profonda esperienza in startup hardware, stampa 3D e blockchain. I suoi lavori sono apparsi su Men's Health, Wired e il New York Times. Gestisce il podcast Technotopia su un futuro migliore.

Ha scritto cinque libri, tra cui il miglior libro sul blogging, Bloggers Boot Camp, e un libro sull'orologio più costoso mai realizzato, Marie Antoinette's Watch. Vive a Brooklyn, New York.

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