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Un'università britannica sta "rilevando le impronte digitali" degli archivi nazionali con la blockchain
Un'università britannica e l'Open Data Institute hanno creato un sistema blockchain per proteggere i registri degli archivi video nazionali da eventuali manomissioni.
L'Università del Surrey nel Regno Unito ha annunciato che sta proteggendo i registri governativi digitali degli archivi video nazionali di tutto il mondo da eventuali manomissioni, utilizzando la tecnologia blockchain e l'intelligenza artificiale (IA).
In un comunicato stampa fornito a CoinDesk, l'università ha affermato che il suo Centro per la visione, la parola e l'elaborazione del segnale (CVSSP) ha collaborato con l'Open Data Institute e gli Archivi nazionali del Regno Unito per sviluppare quello che definisce un "sistema basato su blockchain e visione artificiale decentralizzato e altamente sicuro" chiamato ARCHANGEL, progettato per preservare l'integrità degli archivi digitali a lungo termine.
La visione artificiale è un campo in cui i computer sono programmati per analizzare e comprendere immagini o video digitali.
Secondo il responsabile del progetto presso l'Università del Surrey, il professor John Collomosse, il sistema "fornisce essenzialmente un'impronta digitale per gli archivi, rendendo possibile verificarne l'autenticità".
ARCHANGEL utilizza la tecnologia blockchain come database gestito da numerosi archivi. Il sistema è progettato per segnalare automaticamente le modifiche al registro pubblico digitale, siano esse accidentali o dolose, ed è supportato dal sistema blockchain "proof-of-authority".
"Tutti possono controllare e aggiungere record, ma ONE può modificarli. Poiché nessun dato può essere modificato, l'integrità del record storico rimane intatta", ha spiegato l'università.
Secondo il comunicato, il nuovo sistema è già stato sperimentato dagli archivi governativi nazionali del Regno Unito, dell'Estonia, della Norvegia e dell'Australia, nonché dalla National Archives and Records Administration negli Stati Uniti. L'istituzione presenterà uncartadescrivendo il lavoro alla conferenza CVPR che si terrà a Los Angeles il mese prossimo.
Jeni Tennison, CEO dell'Open Data Institute, ha affermato:
“Manipolare i registri digitali sta diventando sempre più facile, il che rende fondamentale per le istituzioni che si prendono cura di tali registri essere in grado di dimostrare la propria affidabilità”.
Parete videoimmagine tramite Shutterstock
Daniel Palmer
In precedenza ONE dei Collaboratori più longevi di CoinDesk, e ora ONE dei nostri redattori di notizie, Daniel ha scritto oltre 750 storie per il sito. Quando non scrive o non fa editing, gli piace creare ceramiche.
Daniel detiene piccole quantità di BTC ed ETH (Vedi: Politiche editoriale).
