Il regolatore statunitense avverte che la valuta virtuale consente attacchi informatici alle banche
L'agenzia federale che supervisiona le banche nazionali negli Stati Uniti ha inserito le valute virtuali tra i rischi operativi.
L'agenzia federale che supervisiona le banche nazionali negli Stati Uniti ha definito le valute virtuali un rischio operativo a causa del loro ruolo percepito nel facilitare e abilitare la criminalità informatica.
Parte della suaappena rilasciatoindagine semestrale sui rischi, l'Ufficio del Controllore della Valuta degli Stati Uniti (OCC) ha avvertito che le valute virtuali continuano a essere utilizzate come pagamento in tentativi di estorsione da parte di criminali diretti a banche e altre aziende. I commenti sono arrivati nel mezzo di unattenzione generalesul rischio di credito e strategico nei Mercati statunitensi, in particolare per le banche di piccole e medie dimensioni.
Per quanto riguarda le valute virtuali, l'agenzia ha definito la Tecnologie emergente come un facilitatore di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) e di furto di informazioni proprietarie contro istituzioni finanziarie.
Tuttavia, l'OCC ha anche affermato che le valute virtuali svolgono un ruolo nel finanziamento di tali sforzi, garantendo "l'anonimato ai criminali informatici, compresi terroristi e altri gruppi che cercano di trasferire e riciclare denaro a livello globale".
Il rapporto recita:
"Questi metodi non solo pongono notevoli sfide alla conformità con il Bank Secrecy Act e con le leggi e i regolamenti antiriciclaggio (BSA/AML), ma aiutano anche i criminali informatici a raccogliere fondi per pagare attacchi fisici e informatici".
Sebbene non sia nominato direttamente, il termine generico "valuta virtuale" è statousato in precedenza dai regolatori statunitensi per indicare Bitcoin e altre criptovalute basate su blockchain. Ad esempio, a marzo, l'OCC ha elogiato le valute virtuali e la Tecnologie blockchain come potenzialmente promettenti e "rivoluzionarie".
Le osservazioni arrivano comenuova ricerca suggerisce che l'attività criminale nell'economia Bitcoin potrebbe aver raggiunto minimi storici.
Immagine OCCtramite Shutterstock
Pete Rizzo
Pete Rizzo è stato caporedattore di CoinDesk fino a settembre 2019. Prima di entrare a far parte CoinDesk nel 2013, è stato redattore presso la fonte di notizie sui pagamenti PYMNTS.com.
